Venerdì 03 Novembre - sede – apertura sede ore 20.45 – inizio attività ore 21.00
SERATA SOCI – “In preparazione di Padova”
Ci dedicheremo alla visione delle immagini che i nostri soci hanno intenzione di presentare in occasione della prossima trasferta a Padova presso il Fotoclub Antenore e alla programmazione della serata. E’ possibile presentare i propri lavori sotto forma di proiezione digitale di immagini singole, portfolio o multivisione, oppure in stampa. E’ possibile presentare più di un lavoro: durante la serata valuteremo assieme cosa effettivamente mostrare a Padova, anche in base al numero dei partecipanti. Chi non potesse essere presente, ma intende partecipare a Padova, lo comunichi prima del 3 Novembre, in modo da poterne tenere conto.
FULVIO MERLAK “Fotografia: percezione e ambiguità”
Nell’ambito del Convegno Regionale FIAF Veneto che si svolgerà a CALDOGNO (VI) sarà possibile assistere alla conferenza (APERTA AL PUBBLICO sino ad esaurimento posti – 100 persone) di FULVIO MERLAK su “Fotografia: percezione e ambiguità”.
Il Convegno organizzato dal Fotoclub Caldogno si svolgerà nello stesso giorno a partire dalle ore 10.00 ed è aperto a tutti i tesserati Fiaf. Per chi avesse piacere seguirà un pranzo alle ore 12.30 presso l’Agriturismo El Gran (https://www.elgran.it/) al costo di euro 25.
Domenica 05 Novembre – Biblioteca di Thiene, Via Corradini, Thiene (VI) – ore 18.00 - Partenza dal fotoclub: accordi in sede o via whattsapp
INAUGURAZIONE MOSTRA “50° CIRCOLO FOTOGRAFICO CITTA’ DI THIENE / EZZELINO FOTOCLUB – 40. ANNIVERSARIO”
Si inaugura la nostra nuova mostra presso la Biblioteca di Thiene. In questa occasione saremo ospiti nella mostra nella il Circolo Fotografico Città di Thiene festeggia il 50° della sua fondazione. Parteciperemo con le nostre immagini prodotte per il nostro 40° compleanno già esposte nella fornace di Romano d’Ezzelino nel mese di Settembre/Ottobre. La mostra resterà aperta fino al 18 Novembre con i seguenti orari:
- Lunedì 15.00-19.00
- Dal Martedì alla Domenica 9.30-12.30 15.00-19.00
Lunedì 06 Novembre – sede –ore 20.45
38. CORSO DI FOTOGRAFIA – 6. lezione
Appuntamento con il 38. Corso di Fotografia. Tema della serata : “Temi fotografici: cenni storici e autori”
Venerdì 10 Novembre - sede – apertura sede ore 20.45 – inizio attività ore 21.00
“CONOSCIAMO I NOSTRI SOCI” - LINO ZANESCO
Serata dedicata alla presentazione delle immagini del nostro socio Lino Zanesco, con approfondimenti sulla sua ricerca estetica e delle sue tecniche di ripresa.
Lino Zanesco. Vivo a Possagno e collaboro con il Museo Gypsotheca Antonio Canova dove ho la possibilità di essere a contatto con uno dei principali scultori mondiali. La mia fotografia si sviluppa principalmente su due generi: still life e artistica, dove i soggetti sono proprio le opere d’arte, e il ritratto. La mia ricerca fotografica si concentra sul corpo umano e sulle sue proporzioni nel tentativo di creare un’immagine dinamica ed equilibrata.
Domenica 12 Novembre – sede e orario da definire
38. CORSO DI FOTOGRAFIA – Uscita pratica
Appuntamento con il 38. Corso di Fotografia. Uscita pratica con i partecipanti al corso
Lunedì 13 Novembre – sede –ore 20.45
38. CORSO DI FOTOGRAFIA – 7. lezione
Appuntamento con il 38. Corso di Fotografia. Tema della serata : “Il digitale: le origine, i dati e la loro archiviazione”
Martedì 14 Novembre – Padova – Partenza dal fotoclub alle ore 19.30
TRASFERTA A PADOVA / “Collettiva”
In questa serata saremo ospiti del Fotoclub Antenore di Padova, gruppo fra i più attivi nel Veneto e del quale fa parte anche l’attuale Delegato Regionale Fiaf Michela Checchetto. Ognuno dei nostri soci potrà presentare un proprio lavoro (foto singole e portfolio, digitali o in stampa, o proiezione). E’ una bella occasione per tutti di far conoscere le proprie immagini: ci auguriamo una numerosa partecipazione.
Venerdì 17 Novembre - sede – apertura sede ore 20.45 – inizio attività ore 21.00
CONCORSO INTERNO 2023 – 10. APPUNTAMENTO
Decimo appuntamento del 2023 dedicato alla visione, votazione e discussione delle immagini del tradizionale concorso interno. Potete partecipare presentando una fotografia a testa, formato Jpeg lato lungo minimo 2000 pixel, rinominata secondo il seguente schema NNN_NomeCognome. Jpg (dove N= cifra da 0 a 9); esempio 392_PincoPallino.jpg. In questa occasione il tema sarà libero.
La formula 2023 prevede sia la possibilità di inviare le foto via web (modalità preferita) che di consegnarle in sede prima dell’inizio della serata. La votazione e la proclamazione delle opere ammesse e premiate si svolgerà durante la serata in sede; saranno valutate anche le immagini dei soci non presenti alla votazione, equiparate alle altre mediante una valutazione specifica (per i dettagli vedi mail inviata ai soci).
Lunedì 20 Novembre – sede –ore 20.45
38. CORSO DI FOTOGRAFIA – Serata conclusiva
Appuntamento con il 38. Corso di Fotografia. La serata sarà dedicata alla visione e commento delle immagini realizzate dai corsisti oltre che alla presentazione di alcune brevi proiezioni.
Venerdì 24 Novembre – sede – apertura sede ore 20.45 – inizio attività ore 21.00
GAETANO DE FAVERI – “Sindemia”
In questa serata avremo come gradito ospite Gaetano De Faveri, autore che già in un’altra occasione ci ha fatto visita qualche anno fa con il lavoro “Krisis”, sorprendendoci con fotomontaggi estremamente suggestivi. Questa volta ci presenterà “Sindemia”, “lavoro progettato durante il periodo della pandemia del Coronavirus. “Sindemia” è l’insieme di problemi di salute, ambientali, sociali ed economici prodotti dall’interazione tra due o più patologie epidemiche, che comporta pesanti ripercussioni sulle condizioni di vita della popolazione colpita. La necessità del confinamento prolungato a causa del virus ha trasformato le abitazioni in luoghi di “salvezza”, ma anche di reclusione. Nelle lunghe ore di chiusura De Faveri ha rivisitato il suo archivio fotografico. Le immagini scattate in precedenza sono diventate specchio e memoria di un’esistenza destabilizzata. Per rappresentare fotograficamente questo passaggio epocale De Faveri ha racchiuso il mondo in teche a forma di sfere, cilindri, parallelepipedi. Il flusso delle immagini si materializza. Le persone fotografate nel teatro della vita, come attori inconsapevoli sullo sfondo dei paesaggi attraversati, assumono forma onirica. Il gioco di racchiuderle nelle teche diventa surreale e svela l’aspetto effimero del nostro viaggio esistenziale. Non c’è più razionalità e logica nella sequenza fotografica. Non è la cronaca di un evento, la rappresentazione tragica di un periodo, ma il riflesso del tramonto di una civiltà. Si susseguono e incalzano le figure nei diversi contenitori che di volta in volta diventano deposito di banalità o scrigno di realtà.
Una donna con sigaretta è rinchiusa in un cubo di vetro, tre donne assopite sono compresse su una panchina in uno spazio claustrofobico. C’è chi va a spasso con il cane in un cilindro trasparente e chi con il maiale sullo sfondo di una villa. Una coppia di mimi ci osserva attraverso la fissità dello sguardo, la danza delle libellule è accompagnata dal violoncello. I musicisti confinati suonano il requiem ai piccioni. Qualcuno, seduto su una statua abbattuta guarda fuori, lontano, con sguardo enigmatico. Il mostro meccanico divora la sua vittima. La pittrice vorrebbe dipingere la folla che non c’è più. La bambina guarda fuori con stupore e timore il rinoceronte e il cavallo rampante. Nella boccia acquario due esseri umani si stanno decomponendo.
Il filo che unisce questo pazzo mondo annoda solitudine, incomunicabilità, paura, vuoto mentale che trasuda dalle pareti delle teche aggredite, ossidate, crepate, mostrando la precarietà delle nostre difese. La speranza di salvezza è flebilmente rappresentata dall’ultima immagine della serie, L’erezione del serpente di bronzo, che riprende la celeberrima opera di Tintoretto, realizzata nel 1575-1576 per la Scuola Grande di San Rocco quando a Venezia dilagava un’epidemia di peste.
Il serpente di bronzo issato su di un’asta da Mosè salvò il popolo d’Israele dai serpenti fiammeggianti. De Faveri si pone e ci pone una domanda: avremo anche noi il nostro serpente di bronzo che ci salverà o ci rimarrà solo quello dell’albero della conoscenza del bene e del male che ci fece cacciare dal paradiso terrestre? Avremo anche noi il nostro serpente di bronzo? Chi sarà? Dove lo troveremo? O ci rimarrà solo il serpente dell’eden che ci scacciò dal paradiso?”
Gaetano De Faveri, nato a Ponte di Piave (TV) nel 1952, si interessa di fotografia negli anni ’80. Ha sentito la necessità di spostarsi verso temi psicologici ed espressivi più profondi. Ha studiato psicologia e completato la sua formazione professionale nel campo della psichiatria e della psicoterapia. Dal 1985 frequenta la scuola di fotografia Sabitani in Toscana, durante questi anni approfondisce gli aspetti del servizio fotografico e dell’elaborazione della stampa in camera oscura.Lo sviluppo e la diffusione di massa della tecnologia digitale degli ultimi anni hanno coinciso con la sua assenza dalla fotografia.Questo nuovo mezzo espressivo unito alla precedente predilezione di Gaetano De Faveri per la tecnica del fotomontaggio e il processo di editing al computer, ha lanciato la sua nuova stagione creativa che ha concluso l’uscita della sua serie “Krisis”. Lynx international contemporary art prize – 2016: 1st award photography, 2 volte