Ritorna l’importante appuntamento con “Autunno con la Fotografia” , ciclo di serate di proiezioni con importanti autori di fama nazionale ed internazionale organizzato dal nostro fotoclub, giunto ormai alla 12° edizione. Come tradizione anche quest’anno avremo come ospiti autori di grande spessore che mostrando i loro lavori tratteranno diversi aspetti ed argomenti della fotografia. Gli appuntamenti sono i seguenti:
Martedì 04 Ottobre, ore 21:00
“Incontri con Paolo Marchetti”. Autore: Paolo Marchetti
Paolo Marchetti è fotografo indipendente con sede a Roma. Nella sua fotografia ha sempre posto attenzione alle questioni polotiche ed antropologiche e ha intrapreso una carriera di freelance per concentrarsi su una combinazione di progetti personali a lungo termine. I suoi progetti sono regolarmente pubblicati su riviste internazionali come L’Espresso, Internazionale, Vanity Fair, British Journal of photojournalism, The Guardian, Le Monde, New York Times, etc. Ha ottenuto numerosissimi premi tra i quali il Grand Prix de Paris- PX3, il Sony WPO Award, il Getty Images Editorial Photography, il World Press Photo oltre ad essere finalista nel Leica Oskar Barnack Award. E’ attualmente rappresentato da Getty Images.
Martedì 11 Ottobre, ore 21:00
“Terre dimenticate”. Autore: Andrea Pozzi
Note dell’autore: “Credo di essere nato con una missione. Sin da giovanissimo sono sempre stato attratto da terre lontane, luoghi dove il contatto con la Natura è la base e dove la civilizzazione non ha potuto mettere le sue radici per forza di cose. L’emozione di fronte ad una nuova esperienza, ad un nuovo paesaggio, ad un nuovo incontro è per me linfa vitale e nelle mie vene scorre questa smania di scoperta che, di viaggio in viaggio, non fa che rafforzarsi. Il mio disegno di vita è sempre più chiaro. L’obiettivo è quello di esplorare i diversi ecosistemi del nostro Pianeta per poter testimoniare, attraverso immagini e scritti, le straordinarie dinamiche, dalle più comuni alle più occulte, che caratterizzano le tipologie più disparate di paesaggio. Ho al mio attivo decine di viaggi in tutto il mondo. Il mio portfolio spazia dai ghiacci dell’Alaska alle vette aguzze della Patagonia e dell’Asia, dai paradisi tropicali della Polinesia alle lande desolate della Scozia, dalle intricate foreste vergini della Nuova Zelanda ai grandi mammiferi nord americani passando per la selvaggia taiga siberiana e le aurore boreali della Lapponia. Dopo varie collaborazioni, nel 2012 sono entrato a far parte del Team di fotografi paesaggisti Dreamerlandscape, organizzo workshop e tengo corsi fotografici. Il mio primo libro autobiografico, dal titolo “30″, ha visto la luce nel dicembre del 2015”.
Martedì 18 Ottobre, ore 21:00
“Il giro dell’occhio”. Autore: Piergiorgio Branzi
Piergiorgio Branzi è uno dei grandi autori della fotografia italiana. In Branzi fotografo la passione nasce dal contatto folgorante avuto con le foto di Cartier-Bresson nel 1953, quando avrà modo di entrare in contatto con le opere dell’artista in una mostra svoltasi a Firenze. In seguito saranno quei viaggi compiuti “intorno all’uomo” nei primi anni ’50, in motocicletta verso l’Abruzzo, il Molise, la Lucania, la Calabria, Napoli, ma anche verso le zone depresse del Veneto e poi in Spagna, in Andalusia ed in Grecia a decretarne l’indirizzo.
Egli perviene ad un linguaggio personale in cui l’immagine definitiva è il prodotto di riflessione, aggiustamenti di tono, tagli in camera oscura, rigorosi bilanciamenti. Nelle sue prime fotografie, come in quelle della produzione più recente, pone la figura come all’interno di cornici, rappresentate da stipiti di porte, davanzali di finestre, o da sedie usate come piedistalli. Se dai suoi viaggi intorno all’uomo vennero fuori immagini come maschere di un’ umanità tragica e misera, dopo tale esperienza con ironia e con tragica delicatezza cercherà nella fotografia, qualcosa che sia esprimibile come una specie di tensione, di sospensione, un segno d’inquietudine, senza la meraviglia e la curiosità provate nell’incontro con l’umanità arcaica, e quasi mitica del sud.
Le sue foto tra il letterario e il surreale, lo porteranno a partecipare all’esperienza editoriale del Mondo di Panunzio, dove mostrerà la società di massa che si andava profilando in quel periodo, sottolineandone noia e ‘incomunicabilità, solitudine e narcisismo. Il formalismo emergerà invece dai comportamenti e l’ambiguità delle espressioni, ma anche l’ingenuità e la timidezza nel la meraviglia della neve a Firenze. Tra il 1962 ed il 1966, fu corrispondente della RAI nell’allora Unione Sovietica e a Parigi corrispondente RAI durante il Maggio del ’68.
Nel “Diario Moscovita”, spontaneo reportage in cui scene di vita rappresentano tributo nostalgico per un popolo osservato con partecipe sincerità e si vedono i quartieri nuovi, il museo della rivoluzione, il monastero dei vecchi credenti, il negozio d’antiquariato su l’Arbat, la lezione di valzer, l’Università Lomonosov. Per ripercorrere insieme alle strade parigine di St. Germain des Près, le sue origini artistiche nel luogo dove un giorno incontrò per la prima volta Henri Cartier-Bresson, dopo che negli anni settanta ed ottanta si è dedicato all’incisione ed alla pittura, Branzi ha ripreso in mano la sua macchina fotografica. Ora fra i tavolini delle brasserie e le vetrine delle gallerie d’arte, coglie un’umanità che, si confonde col suo doppio, riflessa da superfici specchianti.
Martedì 25 Ottobre, ore 21:00
“Collettiva” a cura dell’Ezzelino Fotoclub
Serata dedicata alla presentazioni dei lavori dei soci dell’Associazione Culturale Ezzelino Fotoclub, gruppo organizzatore della manifestazione
Tutte le serate si svolgeranno con ingresso gratuito presso la Chiesetta di Torre, in via Don Silvio Costantin a San Giacomo di Romano d’Ezzelino